Comune Amico del Turismo Itinerante

CASOLA VALSENIO

realizzato grazie all’interesse dell'Associazione Amici Camperisti Castellani

 

UCA - INFORMAZIONI

Regione: EmiliaRomagna

Provincia: Ravenna

Ambiente: Collinare

 


 

LINK UTILI

http://www.comune.casolavalsenio.ra.it/

 

Ufficio Informazioni Turistiche

U.I.T. Casola Valsenio

 

 


Eventi

 

FESTA DI PRIMAVERA,

l'antica Festa di Mezzaquaresima

 

FESTA DEI FRUTTI DIMENTICATI

 

 


 

Visita Casola Valsenio:

Il Giardino delle Erbe "A. Rinaldi Ceroni"
 Sito dedicato al Giardino delle Erbe, Il giardino è come un grande libro della natura aperto davanti al visitatore
La Vena del Gesso Romagnola
Sito dedicato al Territorio con caratteristiche di gran pregio con un estensione complessiva di circa 10 chilometri.
 


Area di Sosta

via Domenico Neri

solo camperservice

 

N44°14'26.09" E11°38'38.32


Camperstop in zona:

www.atlantide.net/idro

 

 

 


Agricamp in zona:

http://www.quinzan.it/index.htm

http://www.lasabbiona.it/

 


Guide convenzionate

 

 


 

 

 

 

 

 

Molteplici ritrovamenti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti o di stazionamenti etruschi e gallici nelle zone più fertili del fondo valle.La fondazione dell’Abbazia di Valsenio da parte dei monaci benedettini determinò, alla fine del primo millennio, un ampliamento dei terreni lavorati e l’introduzione di nuove colture. A poco a poco l’Abbazia estese la sua influenza su tutta la media valle del Senio.
Si arriva a Casola Valsenio risalendo la Valle del Senio, tra dolci colline lavorate in ordinati filari di viti. E subito ci si trova immersi in un'atmosfera calda e riposante. Il Comune di Casola Valsenio costituisce, insieme a Brisighella, la parte montana della Provincia di Ravenna e, dell'Appennino Romagnolo, presenta la cultura, l'economia, l'ambiente e i costumi.


Abitata già in epoca preistorica, questa parte della Valle del Senio è colonizzata verso la fine del primo millennio con la fondazione dell'Abbazia benedettina di Valsenio.
Nei secoli seguenti il ruolo economico politico e sociale si sposta verso castelli e rocche che sorgono numerose sulle alture, come il castello di Casola distrutto nel 1216 dai Faentini. I fuggiaschi si rifugiano nel sottostante borgo, sorto su un terrazzo naturale sovrastante il fiume Senio in corrispondenza della confluenza del Rio Casola. Nel corso dei secoli l'abitato si amplia verso sud, seguendo il ciglione che sovrasta la riva sinistra del fiume. Nel secondo dopoguerra l'assetto economico e sociale del Comune viene sconvolto dall'esodo delle famiglie mezzadrili verso la pianura, verso il fondo della valle (oggi intensamente coltivato) e verso il "capoluogo" che negli ultimi quarant'anni ha conosciuto un forte sviluppo abitativo.  Oggi Casola è un discreto centro commerciale per l’abbondante produzione di cereali, uve, castagne, legname e carbone. Nel 1944 il territorio casolano è teatro di scontri sanguinosi tra i reparti partigiani della 36.ma Brigata Garibaldi, le truppe della V Armata statunitense e della VIII Armata britannica da una parte e i nazifascisti dall’altra: a Monte Pianaccino l’11 settembre i partigiani sconfiggono e mettono in fuga i tedeschi; a Monte Cece i fucilieri britannici riescono ad avere ragione della tenace difesa attuata dai soldati della Wehrmacht; a Monte Battaglia lo scontro si protrae dal 26 settembre all’11 ottobre coinvolgendo, contro i tedeschi, prima i partigiani poi gli americani e, infine, gli inglesi in una battaglia che fece ricordare l’altura su cui si svolse come la "piccola Cassino".
La permanenza del fronte per 5 mesi sulla linea del Senio determinò perdite gravissime sia nella popolazione sia nell’economia casolana, perdite che resero poi ardua la ricostruzione nel dopoguerra.
La compenetrazione tra mondo contadino e formazioni partigiane realizzatasi nel corso dell’estate del 1944 si rivelò un avvenimento di una importanza mai verificatasi dal punto di vista sociale, politico ed economico.
 


 

 

 

Coordinate GPS: N44°14'26.09" E11°38'38.32"

 

 

 

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