… ai piedi del Matese
In una cornice di boschi e verdeggianti pianori,
la pittoresca cittadina di Roccamandolfi si erge
ai piedi dell’imponente massiccio del Matese,
tra cui spiccano le vette dei monti Mileto,
Acerone, Morzone e Colle di Mezzo. Più a valle,
il suo territorio è solcato dai torrenti Callora
e Callorella, entrambi con perenne portata
d’acqua.
Il borgo, prevalentemente medioevale, è dominato
dai resti dell’antico castello eretto, secondo
alcune fonti, in epoca longobarda dal principe
Maginulfo, da cui il nome Rocca Maginulfo, a cui
fecero seguito: Rocca Magenula, Rocca Minolfa,
Rocca Manolfa, Rocca Ginolfi e dal 1737 il
definitivo Roccamandolfi.
Due gli episodi di rilevanza storica:
nel 1196 quando Ruggero di Mandra, conte di
Molise e importante figura della corte normanna,
resistette per lungo tempo all'assedio della
rocca da parte di truppe imperiali, fino a che
non fu costretto alla resa;
nel 1220, quando, dopo l’editto di Federico II
che ordinava l’abbattimento di diverse fortezze,
tra cui quella di Roccamandolfi, Giuditta,
moglie del conte Tommaso da Celano, si arrese,
in assenza del marito partito alla riconquista
del castello di Celano, all’assedio di Tommaso
d’Aquino, perché impietosita dalle pessime
condizioni in cui versavano i suoi soldati.
Episodio che, a poco a poco, fu l’inizio della
fine, infatti, sia il castello che il borgo pian
piano persero la loro importanza.
Oggi, della Rocca, sono ancora visibili parte
della cinta muraria e le particolari torrette
cilindriche ricavate nella stessa cortina
difensiva.
A
testimonianza dell’antico splendore economico
del borgo restano le “Misure”, realizzate in
pietra e sistemate nei pressi di uno degli
ingressi principali della città, a poca distanza
della chiesa di S. Giacomo Maggiore, che
corrispondono al “tomolo”, al “mezzetto”, al
“quarto” ed alla “misura” un tempo usate per la
quantificazione delle granaglie.
E
proprio in corrispondenza delle “Misure” è
posizionata una epigrafe a testimonianza del
contributo dato dalla cittadina all’economia del
Sannio Pentro con la produzione di lenticchie
della Rocca, con l’allevamento di agnelli,
nonché per un fiorente artigianato legato alla
realizzazione dei “R’Ziambitt”, scarponi di
pelle d’asino.
Sotto un arco rinascimentale è visibile,
realizzata in pietra, “la croce viaria”
caratterizzata da un Cristo con una evidente
anomalia iconografica, infatti, il Cristo, oltre
al tradizionale perizoma, indossa anche delle
braghe.
In tempi molto più recenti, intorno ai primi
dell’800, favorito anche dalle caratteristiche
del territorio, si diffuse il fenomeno del
brigantaggio.
Il “Maligno” ne fu l’espressione più feroce e
sanguinaria, perciò, quando questi fu ucciso,
secondo la tradizione, la sua testa fu messa in
una gabbia e appesa al campanile della chiesa,
dove vi rimase esposta per alcuni decenni.
Oggi, la sua economia, già legata
all’allevamento del bestiame e alla produzione
di latte e prodotti caseari si apre anche al
turismo ed in particolare a quello degli
appassionati dello sci nordico.
G.V.
COMUNICATO STAMPA
Roccamandolfi insignita del titolo: COMUNE AMICO
DEL TURISMO ITINERANTE
In una cornice del tutto insolita, grazie alla
squisita disponibilità del parroco Don Giovanni
Pompilio, che ha reso possibile l’utilizzo della
chiesa di S. Giacomo Maggiore, domenica 24
giugno, nell’ambito del XXVII° raduno de
“l’Itinerante” dell’Isernia Camper Club, si è
svolta la cerimonia ufficiale di consegna alla
città di Roccamandolfi del cartello di Comune
Amico del Turismo Itinerante.
In realtà, la cerimonia ha avuto un suo prologo
nella serata di venerdì, quando, alla presenza
del sindaco Giacomo Lombardi,
dei Componenti dell’Amministrazione Comunale, di alcuni
cittadini e dei circa 183 camperisti presenti,
nella piazzetta del paese, Ivan Perriera,
Presidente dell’Isernia Camper Club, ha dato
lettura della delibera emessa in data 21 maggio
2012 dalla Giunta Comunale del delizioso centro
Molisano.
Presenti alla cerimonia di domenica, in una
chiesa pressoché al completo oltre ad autorità
locali, il Consigliere della Provincia di
Campobasso, Carlo Perrella, e il Consigliere
Segretario della Giunta Regionale, Domenico Izzi,
salutati dal presidente dell’Isernia Camper Club
e Coordinatore nazionale dell’UCA Ivan Perriera,
che, con le sue parole, ha voluto rimarcare
l’importante ruolo che il Turismo itinerante può
significare in piccole realtà, con esigua
disponibilità di posti letto, come quella di
Roccamandolfi.
Gli interventi del Consigliere della provincia
di Campobasso, Carlo Perrella, e del Consigliere
regionale Domenico Izzi, hanno voluto esternare
ai tanti presenti la soddisfazione
per il successo dell’evento, impegnandosi di
intensificare i contatti con le realtà locali,
per costituire una rete sempre più fitta di
accoglienza a favore di questa forma di turismo.
E’ stato il presidente Ivan Perriera che, dopo
averne dato lettura, ha consegnato nelle mani
del Sindaco Lombardi l’attestato che ne
ufficializza l’adesione al progetto Comune Amico
del Turismo Itinerante.
Subito dopo il Coordinatore d’area dell’Unione
Club Amici, Gabriele Vertibile, con il
compiacimento dei presenti, ha consegnato il
cartello stradale del “Comune Amico del Turismo
Itinerante” nelle mani del Sindaco, ricordando
che se il turismo ha bisogno di turisti, il
turismo itinerante ha bisogno di trovare
accoglienza nei comuni attivi ed aperti come
quello del giovane Sindaco di Roccamandolfi,
Giacomo Lombardi.
Nei ringraziare tutti gli intervenuti, il
Sindaco offre il gagliardetto della città al
Presidente Ivan Perriera e una guida turistica
del Matese alle altre autorità intervenute, e
conclude con l’invito a tornare a Roccamandolfi
in una delle tante iniziative programmate in
collaborazione con la Pro Loco.
E’ il presidente Ivan Perriera a chiudere tra
gli applausi la cerimonia di consegna, salutando
ed elencando tutti gli equipaggi giunti a
Roccamandolfi: da Treviso a Milano, dall’Emilia
Romagna al Lazio e dalla Puglia fino alla
Calabria.
E come sempre, tante foto per portare con sé un
pezzettino di Molise e il ricordo di un momento
indimenticabile, attraverso il quale poter dire
agli amici: “a Roccamandolfi c’ero anch’io”.
Il Coordinatore UCA per il Centro Sud-Est
Gabriele
Vertibile