03 agosto 2009 |
Comune della provincia di
Pesaro e Urbino (Regione Marche) passato
alla provincia di Rimini (Regione
Emilia-Romagna) |
Il paese posto alle
pendici del monte Pincio fu proprieta’ della
famiglia Della Faggiola
e poi dei Malatesta. E’
possedimento della chiesa feretrana fino al
1296, quando il ghibellino
Maghinardo Pagani, conducendo
riminesi e montefeltrani assieme(caso raro nella
storia di queste terre) riuscì a conquistarlo.A
Talamello c’è uno splendido Crocifisso del ‘300
che, ogni lunedì di Pentecoste, portato in
processione, richiama fedeli da tutta la zona
limitrofa; molti ritengono che l’autore di
questo Crocifisso sia Giotto,
dipinto nel 1300, è
conservato sull’altare maggiore della
seicentesca chiesa parrocchiale di S.Lorenzo;
sempre in questa piccola ma preziosa chiesetta
si può ammirare una Madonna con Bambino del
‘400, bella statua policroma lignea, ed un
altrettanto ben fatto crocifisso ligneo del XVI
secolo.Ad ottobre la
Fiera delle Castagne della
Valmarecchia, mentre in
novembre Talamello diventa la capitale del
formaggio di fossa,
con una bella fiera dedicata al prodotto: questa
caciotta, tipica della zona, viene fatta
riposare e maturare in fosse ottenute nel banco
di roccia arenaria su cui è fondato il paese
stesso (il nome infatti deriva da thalamos,
cioe’ grotte, abitazione); dopo tre mesi di
stagionatura la caciotta è pronta ad essere
consumata e prende il nome di
L’Ambra di Talamello
(così "battezzata" dal poeta Tonino Guerra),
considerati gli odori e i sapori con cui si
arricchisce. Questa usanza di mettere il
formaggio nelle fosse non nasce con intento
culinario: tutto il procedimento pare risalga al
medioevo quando gli allevatori della zona
dovevano nascondere i formaggi ai predoni e ai
ladri; o piu’ semplicemente era necessario che
li conservassero per un periodo piu’ lungo senza
che questi seccassero eccessivamente. In questo
caso si perde un poco di poesia, ma il sapore di
questo prodotto rimane sempre impareggiabile.
Comunicato stampa
Da sabato la patria del
Formaggio di Fossa è anche "Comune Amico del
Turismo Itinerante": la targa simbolo dei Comuni
che, con apposita delibera, decidono di
promuovere il turismo itinerante.
TALAMELLO turismo
itinerante, offrendo gratuitamente l'utilizzo di
un'area attrezzata con i servizi minimi per gli
autocaravan, è stata assegnata a Talamello
dall'Unione Club Amici, il collegamento
nazionale che raccoglie 107 club di camperisti
in una "rete di reciproca ospitalità". A
consegnare il cartello, il coordinatore per il
Centro Italia dell'Uca, Pietro Biondi, che ha
incontrato il sindaco Ugolini sabato pomeriggio
al Museo Pinacoteca Gualtieri, nell'ambito del
raduno organizzato dal Club "Viaggiare in
Libertà" di Ancona. I camperisti anconetani
hanno scelto infatti Talamello come meta per il
weekend: attirati dal profumo del formaggio di I
sindaci celebrano il matrimonio fra il formaggio
di fossa e la mortadella fossa e delle castagne
del Monte Pincio, dal panorama offerto dalla
terrazza naturale su cui sorge il borgo e dalle
sue bellezze artistiche, hanno approfittato
dell'area di sosta nei pressi del ristorante
Tanha per visitare la chiesa di San Lorenzo, la
cella con gli affreschi di Antonio Alberti da
Ferrara e la Pinacoteca, partecipando poi alla
Fiera del Formaggio di Fossa. Giunta alla XXIV
edizione, la manifestazione, che si replicherà
domenica, è stata impreziosita anche da un altro
gemellaggio, quello dell'Ambra di Talamello con
la mortadella "Favola di Modena" del Comune di
San Prospero: un matrimonio approvato dai tanti
turisti che hanno preso parte alla festa
nonostante il maltempo, alla presenza del
senatore Tofani, dell'onorevole Pini, del
prefetto Saladino, del presidente della Camera
di Commercio Maggioli e di altre autorità.