La Città del Rosone
La
bella città di Troia sorge sulla dorsale di una
collina tra la piana del Tavoliere e le valli
del Preappennino Dauno.
Fondata agli inizi dell'XI sec., inglobò tra le
sue mura una preesistente "città vecchia".
Ma
ancora più antiche le sue origini.
Infatti, un primo insediamento di popolazioni
dedite alla caccia risalirebbe al IV-II
millennio a.C.); e già intorno al VI-V sec.
a.C., divenne una ricca e raffinata città
collocabile nell'orizzonte politico e culturale
della Magna Grecia.
Si sa invece, come da alcuni scritti che
forniscono anche le prime notizie certe sulla
storia della città che in epoca romana il suo
nome era Aecae.
Con tale nome la troviamo
al centro di una fitta rete viaria (Egnathia,
Appia-Traiana, Aecae-Sipontum) che collegava
Roma all'Oriente passando per la Puglia.
Il
municipium, favorito dalla posizione strategica,
conobbe il suo massimo splendore tra la fine
della repubblica e l'inizio dell'impero.
Nel
medioevo, a testimonianza della prosperità e
dell'importanza raggiunte, risale la splendida
Cattedrale i cui
lavori, iniziarono nel 1093.
Ma
un incendio e altre avversità bloccarono però i
lavori, ripresi dal vescovo Guglielmo II dopo la
traslazione (19 luglio 1105) delle Reliquie dei
Santi Eleuterio, Ponziano e Anastasio, da Tibera
a Troia, avvenimento che rese urgente il
completamento dell'edificio per accogliere il
gran numero di pellegrini provenienti dalle
regioni confinanti.
I
lavori terminarono nel 1119 e la magnificenza
dell’opera testimoniò il nuovo ruolo che Troia
andava assumendo. Infatti, tra l’XI e il XII
secolo Troia ospitò ben 4 concili, tutti
presieduti personalmente dai rispettivi Papi.
La Cattedrale con il suo rosone nell’arco dei
secoli è diventata così l’emblema della città.
Magnifico è il rosone diviso da undici colonnine
con capitelli corinzi. Su cui poggiano
altrettanti archi a semicerchio che,
incrociandosi, formano ogive arabesche e spazi
triangolari con effetti di pieno e di vuoto. I
campi tra le colonne e le ogive racchiudono
altrettanti merletti di pietra, tutti diversi
tra loro. La scelta del numero di 11 colonnine,
non è casuale, ma ricco di un forte significato
simbolico. Undici infatti, è il numero degli
apostoli senza considerare Giuda Iscariota, il
traditore.
Nei
primi del 1500 Carlo V per l'aiuto ricevuto per
sfuggire all’attacco dei francesi, le concesse
molti privilegi e ne modificò lo stemma. Alla
scrofa che allattava 7 porcellini sostituì 5
serpenti guizzanti da un'anfora d'oro sormontata
da una corona, a testimonianza e a ricordo
dell'astuzia dei suoi abitanti.
Dalla metà del XVII sec. alla fine del XVIII
sec. furono principi di Troia i Marchesi D'Avalos
del Vasto che contribuirono alla sua rinascita,
dei D’Avalos, è visibile lo splendido palazzo
oggi sede del Museo Civico. Dopo la spedizione
garibaldina, Troia approvò l'annessione al regno
d'Italia, ma dopo l’unificazione, tra il ‘62 e
il ‘63, partecipò al fenomeno del brigantaggio,
divenendo anche teatro di violenze con
l’uccisione di un sacerdote, colpevole di
essersi schierato con casa Savoia.
G.V.
TROIA (Fg): “Comune Amico del Turismo
Itinerante”
Sabato 21 Aprile 2012
Comunicato stampa
Nell’accogliente Sala consiliare del Comune di
Troia, situata all’interno del prestigioso
Palazzo D’Avalos, sabato 21 aprile 2012 si è
svolta, alla presenza delle autorità locali, del
Coordinatore Nazionale dell’UCA Ivan Perriera,
di alcuni rappresentanti della realtà socio
culturale e di camperisti partecipanti al “1°
Raduno Nazionale dei Monti Dauni”, la cerimonia
ufficiale che sancisce l’ingresso della città di
Troia nel circuito C.A.T.I..
Il rituale cartello di “Comune Amico del Turismo
Itinerante” e il relativo attestato sono stati
consegnati al sindaco Dott. Edoardo Peccia,
rispettivamente, dal presidente dell’A.C.Trojani
Alfonso Martinazzo e dal coordinatore d’area
Gabriele Vertibile.
L’adesione della città di Troia al circuito
C.A.T.I., premia l’attivo impegno del Presidente
Alfonso Martinazzo e dell’A.C. Trojani, nella
valorizzazione del territorio e nella promozione
del turismo nell’area dell’Appennino dauno.
Il Sindaco, dopo aver salutato e ringraziato i
presenti, ha espresso parole di soddisfazione
per il conseguimento di tale traguardo, dovuto
non solo alla particolare ricchezza artistica
del territorio, ma soprattutto all’impegno e
alla operosità dei cittadini.
E’ stata poi la volta del Presidente Martinazzo
che ha espresso parole di elogio al Sindaco e
all’Amministrazione comunale per aver subito
recepito l’importanza che riveste sul piano
socio economico l’accoglienza dei camperisti.
Camperisti, prosegue il coordinatore d’area, che
certamente sapranno apprezzare, non solo le
inestimabili bellezze della città, ma
soprattutto l’accoglienza e il sapere di essere
i benvenuti.
A conclusione, il Coordinatore Nazionale,
intervenuto anche in veste di Consulente
Nazionale UNPLI per il turismo, auspica un
lavoro in perfetta sinergia tra le realtà locali
per una più capillare ed efficace promozione del
territorio.
Un gustoso e ricco spuntino, a base di prodotti
tipici offerto dall’Amministrazione Comunale ha
concluso la festosa mattinata di Troia.
Gabriele Vertibile
Coordinatore Centro Sud-Est
Comunicato stampa del Comune di Troia