GERMANIA


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  Romantische Strasse
 

Linderhof, FUSSEN, Steingaten, Rotternbuch, Landsberg, Monaco, Dacau, Nordlingen, Dinkelsbuhl, Rotthemburg O.d.T., Ulm

Realizzato a cura di: Michelina Di Meo   Isernia Camper Club  Isernia

Quasi una favola.    A lieto fine

Ci sono tutti gli ingredienti per una bella favola che è diventata una storia vera perché c’è
stato un lieto fine. Vorrei raccontarla agli amici camperisti perché chi non la conosce possa immaginarla leggendo l’articolo.

Cominciamo dal "luogo" della favola, un generoso fazzoletto della Baviera a tutti noto come la "Via Romantica"; i personaggi sono nostri amici che rispondono ai nomi di Dorianio Rautnik, Gianni Di Micco, Giancarlo Giannini, Franco Gabriele, Nino Paolini, Miele Michele, Ivan Perriera, Sergio Stefanelli, Nicola Oliva e Mimmo Di Bisceglia, tutti con le rispettive famiglie.Fuori dalla vacanza tradizionale eravamo tutti pronti per entrare nella dimensione del viaggio, di un tempo libero vissuto a contatto con i luoghi, con i valori dell’ambiente. Avevamo tutti un comune motivo ispiratore: partecipare al viaggio per assaporare con la natura il senso dei rapporti umani. Percorrendo la incredibilmente ripida, salita che porta a Garmish, deviamo per raggiungere Linderhof, principale residenza del Re Ludovico II  impreziosita da una grotta sotterranea, volutamente ricostruita come quella di Capri.

La natura partecipa subito a rendere grandioso il nostro itinerario la "Via Romantica" con prati e boschi, laghi e monti innevati che il tepore primaverile non riesce a sciogliere. Intanto aumenta non appena intravediamo i due castelli reali più famosi della Baviera, presso Schwangau: il castello di stile neogotico di Hohenschwangau e di fronte, in stile romantico-neogotico, quello di Neushwanstein. Sono entrambe creazioni dello stesso Re Ludovico II che ebbe vita "agitata" spezzatasi tragicamente, durante la quale si ritirò sempre di più in un mondo immaginario, tramandatoci, però in eredità questi due capolavori. Pochi chilometri più avanti raggiungiamo Fussen una città immersa in un paesaggio idilliaco, partendo dalla kaiser maximilian platz, percorriamo la Reichenstrosse con il campanile della chiesa di st. Mang e la torre dell’orologio.
Costeggiando il lago di Weibensee ci avviamo verso Steingaden e da lontano già intravediamo il santuario del "Redentore", una semplice chiesa bianca in mezzo ai prati, sullo sfondo delle montagne scure. Wieskirche viene considerata la quintessenza del rococò Bavarese in armonia tra natura e architettura la serata si prospetta alquanto, movimentata.
Con l’aiuto del maestro dell’organo della chiesa che in modo apprezzabile riesce a comunicare  banchettiamo con prodotti tipici e ci dilettiamo nel rivisitare canzoni tradizionali dei rispettivi Paesi. Re della serata il "sacrestano" che si esibisce nel tipico canto bavarese.
Il mattino ancora frastornati dai canti e dai sapori della serata precedente ci avviamo verso Rottenbuch di cui ammiriamo la sontuosa chiesa conventuale gotica, con meravigliosi affreschi e stucchi altari ed angeli stile rococò.
La tappa successiva è Landsberg, costeggiata dal fiume Lech, dove ammiriamo edifici barocchi, ma soprattutto Bayertor, la porta più bella della Germania e la cui torre, alta Trentasei metri, consente una veduta della città vecchia. Da qui puntiamo su Monaco fuori dall’itinerario della Romantische Strasse, posto però interessante, per fare una visitina oltre che al centro, ad una delle famosissime birrerie, con orchestrina bavarese e chioschetto del pane.

Nel vivo del nostro viaggio di piacere e di spensieratezza, giunti nei pressi di Dachau è sorto spontaneo in tutti noi il desiderio di frenare il nostro entusiasmo, per riflettere su quanto l’uomo è capace di fare, per sete di potere e di megalomania.
Quanto pesa sulla nostra coscienza la parola LAGER!
Il giorno dopo, inoltrandoci nella fertile conca del Ries, arriviamo a Nordlingen, dove apprezziamo la bella scalinata rinascimentale del Municipio e le caratteristiche strutture a traliccio di molte abitazioni.
Il paese, visitato anche di sera offre un volto fin troppo silenzioso e tranquillo; fortunatamente riusciamo a trovare una gelateria aperta, con personale italiano.
Lasciata Nordlingen si raggiunge Dinkelsbulhl, città gotica ben conservata con cinta muraria del secolo XV, la chiesa di San Giorgio e belle case borghesi, molte delle quali dal frontone con struttura traliccio.
Ma a Rotthemburg O.D.T, sicuramente il paese più bello e caratteristico di tutta Romantische Strasse. Con un sontuoso centro storico e gli esempi più belli di costruzione a graticcio; necessiterebbe più di un giorno di visita. Anche la città di Ulm è fuori della nostra rotta eppure spostandoci verso ovest la raggiungiamo (anche grazie al ns. caro Presidente) per ammirare la splendida cattedrale gotica con il suo esclusivo campanile alto fino a 161 metri, costruzione in pietra più alta del mondo.
Il nostro itinerario lungo la strada romantica termina così tra colline ricche di ruscelli e boschi, canti e sapori particolari.
E sulla via del ritorno, ricostruendo i momenti più significativi di questi giorni di viaggio, mi fa piacere menzionare in sequenza alla mia famiglia tutti i paesi visitati. Ad un certo punto, la mia piccola Eleonora, mi chiede "ma mamma, l’America l’abbiamo passata?".


ANCORA SULLA ROMANTISCHE-STRASSE


Appunti per viaggio dalla Romantische-Strasse alla Foresta Nera.

                                   Tappe:

FUSSEN (D), Steingaten (D), Schongau (D), Landsberg (D), Augsburg (D), Ulm (D), Nordlingen (D), Rotthemburg (D), Freudennstadt (D), Furtwangen (D), Schaffhausen (CH).

                           La ROMANTISCHE-STRASSE

E’ un itinerario di  soli 350 Km., sito in Baviera e si sviluppa toccando le regioni della: Agovia, Svevia Bavarese e Franconia. Tale percorso può essere fatto  in poche  ore  percorrendo la  AUTOBHN  ma per  potere apprezzare  le
località  della  Romantische  Strasse seguiremo  la  strada  statale che  ci offrirà  una  Germania  diversa  da  quella  ai  più nota:  Popolo  serio  e lavoratore, gigantesche autostrade, mega  industrie e grandi città caotiche.
In questo percorso invece torneremo indietro nel tempo, lontani dall’attuale frenesia  produttiva. Si  torna  nel Medioevo  con le  sue città,  teatro di innumerevoli battaglie;  si vedono castelli e  cattedrali fatte edificare da Imperatori,  Re, Principi  e Vescovi  che ospitarono  alle loro corti  i più grandi artisti;  si passa dallo stile  Gotico al Romantico, dal Rinascimento
al  Barocco  ed al  Rococò.  Si  ammirano le  case  a Graticcio  e si  passa attraverso una natura ancora oggi rispettata ricca di fiumi, laghi, boschi e vigneti.  Si vedono  i piccoli  paesini che  hanno ispirato  le favole  e la fantasia  dei F.lli  Grimm, con  abitanti che  seguono i  ritmi di  vita più sereni. Tutto  questo senza  dover rinunciare alle  visite delle proverbiali birrerie o ai grandi magazzini tedeschi.
Un  itinerario quindi  che si  ispira ad  una filosofia  di viaggio  che non prevede:   corse,   fretta,   frenesia   di   "Andare,   Vedere,   Tornare".
I Veicoli Ricreazionali sono  ben accetti in germania, i campeggi non cari e tanta  opportunità  di  sosta  libera o  presso  aree  di sosta  attrezzate.
FUSSEN (D),  è la  prima tappa tedesca  dove abbiamo sostato  nel parcheggio sottostante il castello di MOHENSCHWANGALI. Fussen. Città (13.500 ab.) della Germania, nella Baviera,  90 km a SW di Monaco, a 808  m sul f. Lech, presso il confine con l'Austria.  Stazione di soggiorno estivo e di sport invernali con industrie meccaniche, conciarie, dell'abbigliamento e dei cordami. Sorse nel sec. VIII attorno  a un convento benedettino di cui fu proprietà feudale fino al sec. XIII,  quando passò alla Baviera. Sede dell’omonimo trattato di Firmato il  22 aprile 1745  nel corso della guerra  di successione austriaca (1740-48),  concluse la  pace  tra Maria  Teresa d'Austria  e  l'elettore di
Baviera Massimiliano III. Questi,  ultimo della linea Wittelsbach, in cambio del   riconoscimento  della   Prammatica  Sanzione  otteneva   garanzie  per l'integrità  dei   propri  domini,  rinunciando  a   qualsiasi  pretesa  sui possedimenti asburgici. Offre la  possibilità di visita per la Parrocchia di S. Magno, il Castello di MOHENSCHWANGALI (stile neogotico) ed il castello di NEUSHWASTEIN (stile Romanico-Neogotico), molto più famoso per raggiungere il quale bisogna affrontare una caratteristica e dura "arrampicata" in mezzo al bosco.  La visita del  castello permette  di apprezzarne gli  interni grazie
all’ausilio  di  una  guida   in  lingua  italiana  compresa  nel  biglietto d’ingresso.  Il   posto  è   semplicemente incantevole.  Dal   castello  di NEUSHWASTEIN si  può ammirare tutta  la vallata ricca di  montagne, boschi e due splendidi laghi. *****
Steingaten (D), piccolissimo paese  (Wies Kirche), detto "Angolo dei Preti", dove  abbiamo  ammirato  il  Santuario  del  Redentore  (stile  Rococò).  Un affascinante  fuori  programma  è  offerto  dagli  abitanti  del  posto  che organizzano, il  giorno 26 di luglio,  una caratteristica festa della birra. Possibilità di parcheggio libero nei prati adibiti a parcheggio o nelle aree di sosta a pagamento sotto il Santuario. ***
Schongau  (D), (10.800  ab.) della Germania,  nella Baviera,  63 km a  SW di Monaco,  a  710  m  sulla  sinistra  del  f. Lech.  Industrie  della  carta, dell'abbigliamento, elettrotecniche e del  legno. Caratteristico per le case color pastello.  Mura, Torri e  cammini di ronda. Importante  la Basilica di San Michele (stile Romanico-Bavarese). **
Landsberg (D),  Ricca di edifici barocchi e  Bayertor (porta più bella della Germania) con  sculture gotiche.  Veramente piacevole la  passeggiata per il centro storico. Si consiglia il parcheggio nella parte alta del paese oppure nel   parcheggio   degli  impianti   sportivi   nella   parte  bassa.   ****
Augsburg (D), Città (248.000 ab.) della Germania , nella Baviera, 54 km a NW di Monaco,  a 490  m alla confluenza  del Wertach nel  Lech. Importante nodo ferroviario (linee  Monaco-Karlsruhe e  Amsterdam Norimberga) e  stradale, è sede  di numerose  industrie  che operano  soprattutto nei  settori tessile, meccanico  (motori Diesel,  macchine  per stampa),  elettrotecnico, chimico, cartario e alimentare. Vivace  centro commerciale già nel Medioevo, Augsburg conobbe un periodo di splendore nel sec. XVI, quando ospitava alcuni dei più celebri  istituti  finanziari  e  commerciali  dell'epoca,  come  testimonia l'impronta  tipicamente  rinascimentale del  nucleo  storico. Attraversò  un periodo di decadenza durante  la guerra dei Trent'anni, e solo alla metà del secolo  scorso, con  l'affermazione dell'industria  – che  oggi è  alla base
della sua  economia – ebbe luogo la  ripresa demografica e urbanistica della città.  Tradizionalmente grande  centro artistico  e culturale (vi  nacque e operò H.  Holbein il Vecchio), Augsburg  è sede di università  e di numerosi musei  e residenza  vescovile.  In ted.,  Augsburg. Storia.  Colonia romana, fondata nel 13 a. C. (Augusta Vindelicorum), dopo la vittoria di Augusto sui Vindelici; eretta  a sede vescovile  all'inizio del sec. VI,  intorno al 740 passò dagli  Alamanni (che l'avevano conquistata agli  inizi del sec. VI) ai Franchi. Incorporata  al ducato  svevo, affermò la  propria autonomia grazie
allo sviluppo del commercio  e dell'artigianato, finché ottenne da Enrico IV i diritti comunali e,  nel 1276, divenne libera città imperiale. Fra il sec. XV e  il XVI Augsburg fu uno dei più importanti  centri del commercio tra il Nord, l'Italia  e l'Oriente. L'intervento  di Carlo V soppresse  nel 1547 un governo democratico  che s'era formato in  seguito a una ribellione popolare nel 1368. Attiva nelle  lotte culturali e religiose del Cinquecento cominciò da allora  a decadere e fu centro  di sanguinose guerre (occupazione svedese del 1635; bombardamenti all'inizio  del Settecento e dell'Ottocento) finché, dopo la  Pace di Presburgo,  Napoleone la incorporò alla  Baviera (1806). Si affermò poi come centro  industriale (tessitura); lo sviluppo dell'industria bellica  le  procurò  gravi  distruzioni  nella  II  guerra  mondiale.  ****

Ulm (D), spostandoci verso  ovest raggiungiamo Ulm per ammirare la splendida cattedrale gotica  con il suo esclusivo  campanile alto fino a  161 mt. ****
Nordlingen (D),  città (18.600 ab.) della Germania,  nella Baviera, 115 km a NW  di Monaco,  a 430  m nella  fertile conca  del Ries. Racchiusa  entro la cerchia  muraria  trecentesca, è  sede  di industrie  alimentari, tessili  e meccaniche.  Turismo.  Libera città  imperiale  dal 1215,  fu un  importante centro  commerciale  nel  Medioevo.   Nel  1803  fu  annessa  alla  Baviera. La città, ampliata ripetutamente  con accrescimenti concentrici, deve il suo carattere al fatto di aver conservato integralmente, oltre al centro antico, anche la cinta muraria medievale (sec. XIV-XV) con le 4 torri che sovrastano le 16 porte.In una delle torri (di Daniel) il campanaro sale cinque volte al giorno 350 gradini per suonare le campane. Notevoli edifici tardogotici sono il  palazzo  comunale (con  il  Museo  Civico) e  la  chiesa  di S.  Giorgio (1427-1505) che  conserva all'interno  il ciborio, il pulpito,  la tribuna e parte   degli   altari   originari,   con   sculture   di   S.   Leinberger.
Battaglie  di Nördlingen.  La città  fu teatro  di due battaglie  durante la guerra dei  30 anni. Nella  prima (5-6 settembre 1634),  le truppe imperiali cattoliche,   comandate   da   M.   Gallas,   sconfissero,   dopo   accaniti combattimenti,  gli   Svedesi,  guidati  da   Bernardo  di  Sassonia-Weimar, determinandone  il ritiro dalla  guerra. Nella  seconda (3 agosto  1645), le truppe francesi  del Gran  Condé e di  Turenne attaccarono e  sconfissero le forze austriache e bavaresi. ****

Rotthemburg O  d. T. (D), certamente il paese  più bello e caratteristico di tutta  la  Romantische  Strasse.  Splendidi  cammini di  ronda  che  possono sostituirsi ad  una visita  guidata. Sontuoso centro storico  con gli esempi più  belli  di  costruzione  a  graticcio.  Caratteristici  negozi  e  gente semplicissima ed  ospitale. Possibilità  di parcheggio nei  due parcheggi ad est e ad ovest  del centro storico. Possibilità di carico e scarico con tubo flessibile. *****

Da qui il nostro viaggio prosegue addentrandosi nella

                              Foresta Nera (D),

Se  molte regioni  tedesche  hanno fatto,  dei  loro paesaggi  da fiaba  che ricordano l’infanzia e invitano  a riscoprire ritmi di vita più tranquilli e naturali, una  regola di vita, qui  più che altrove la  natura è veramente a misura d’uomo. In questo  ambiente spettacolare, tra queste foreste che nere certo non  sono è  un susseguirsi di  piccoli centri. I borghi  e le tipiche
case con  facciata a cuspide e graticcio delle travi  a vista spiccano qua e là in mezzo ai prati al limite dei boschi. La loro architettura evidenzia la cura  e la ricchezza  dei  particolari.  Il tutto  rigorosamente in  legno. Superiamo Baden-Baden, antico e  famosissimo centro termale, per raggiungere la  "capitale"  della  Foresta  Nera,  Freudennstadt   (D),percorrendo  un contorto  serpente d’asfalto  che  ripercorre l’antico  passaggio in  cresta sfiorando le cime sopra  le ampie vallate dove non è difficile parcheggiare. La città  è risorta  dalle distruzioni dell’ultima  guerra e la  sua immensa
piazza quadrata è in gran parte isola pedonale. ***
Furtwangen (D), patria di quella orologeria meccanica conosciuta in tutto il mondo  (il museo  locale ne  raccoglie oltre  un migliaio  di pezzi  tra cui numerosi cucù). Ma attenzione il paese non offre assolutamente nulla, mentre molto più belli e cartteristici sono i negozi e i paesini fra Freudenstadt e Furtwangen. **

Schaffhausen (CH) La dove il fiume Reno "cade" per più di 20 mt. con una potenza indescrivibile si possono ammirare le cascate più grandi d’Europa. Molto più interessante visitarle dopo aver attraversato il Reno in direzione di Zurigo. Appena superata la prima galleria verso l’autostrada andare in direzione di Dacsen, prima uscita, dove abbiamo sostato per la notte parcheggiando nella strada fra il campo sportivo e la scuola. *****
 

Franco  Di  Vella, Silvana  Nazzaro  e Ivan  Perriera  per la  ricerca e  la stesura.