PAESI BASSI


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            Appunti per viaggio:

I Mulini a vento dell’OLANDA

                                  Tappe:

Harnem  (NL),  Harlingen  (NL),  Amsterdam (NL),   Marken (NL),  Edam  (NL),Volendam (NL), Kinderdijk (NL),

                                Paesi Bassi.

  "Dio ha creato tutto il mondo, tranne l’Olanda, che è stata creata dagli olandesi".

Così  afferma  un  antico   proverbio  fiammingo.  Un  territorio  esiguo  e fisicamente precario,  buona parte del quale strappato  al mare, o da questo difeso mediante imponenti opere artificiali, i Paesi Bassi rappresentano nel contesto  europeo uno  dei Paesi  più singolari  per ambienti  naturali, per cultura,  per  forme  di  vita.  Il  nome  stesso  di  Paesi  Bassi  (benché
comunemente  sostituito  da  quello di  Olanda,  che  corrisponde però  alla regione  più  importante  ed  estesa del  Paese)  dà  la prima  indicazione, d'ordine fisico, della loro  peculiarità: sono infatti le terre più depresse del continente, dove sfociano  i grandi fiumi centro-europei, in particolare il Reno. L'attrazione esercitata  dal tratto terminale della maggior arteria navigabile d'Europa  ha fatto sì  che in questo lembo  di terra perennemente minacciato dal  mare si  formasse la più alta  concentrazione umana d'Europa (se  si  eccettuano Malta  e  gli  staterelli come  Monaco):  da qui  quella autentica, ininterrotta  sfida tra  uomo e natura, nella  quale peraltro gli Olandesi hanno trovato una delle loro più profonde matrici nazionali. Così i Paesi  Bassi, pur  privi di  confini naturalmente  netti, nell'ambito  di un mondo centro-europeo di radice germanica, hanno realizzato un'unità politica che è  saldamente stabilizzata  da secoli. Grazie alle  aperture fluviali il Paese si colloca, nell'ambito  del resto dell'Europa, in una posizione assai favorevole, che  ha consentito e tuttora  consente un'intensa partecipazione alla vita del continente, anche al di là dei rapporti oggi istituiti con gli altri Stati  del Benelux e della C.E.E.; al tempo  stesso però esso è sempre stato  proteso sul  mare,  sul quale  non solo  ha fondato  un grande  e non effimero impero  coloniale, ma  che consentì, attraverso  gli intensi scambi commerciali, l'emergere di quel  complesso insieme di nuovi valori economici e   culturali,  ben   evidenziati  dal   capitalismo  e   dalla  rivoluzione industriale, da cui prese avvio la moderna Europa.
 

Lo Stato
La  prima  Costituzione  dei  Paesi  Bassi,  promulgata nel  1814,  dopo  la liberazione   del   Paese   dalla   Francia,  fu   poi   modificata,   anche sostanzialmente, per ben 14 volte, sino al 1972. I Paesi Bassi (comprendenti i Paesi Bassi veri e propri e i Territori d'Oltremare di Aruba delle Antille Olandesi),  sono  una  monarchia  costituzionale, ereditaria  in  linea  sia maschile sia  femminile. Il sovrano esercita  il potere esecutivo tramite il primo ministro e i ministri, che devono però ottenere il voto di fiducia dal Parlamento (Stati Generali), e  il potere legislativo unitamente al suddetto Parlamento. Quest'ultimo  è costituito dalla Prima  Camera o Camera Alta (75 membri, eletti per 6 anni dai Consigli Provinciali e rinnovabili ogni 3 anni per  metà)  e dalla Seconda  Camera  (150 membri,  eletti  per  4 anni  con suffragio  universale,  maschile  e  femminile col  sistema  proporzionale).
Amministrativamente il  Paese, che si estende  per 41.864 km 2  (33.937 km 2 senza le acque interne)  con una popolazione di 15.010.000 ab. (stima 1991), è  diviso  in 12  province;  capit. è  Amsterdam  (foto sotto),  ma L'Aia  è residenza della corte e del governo. Lingua ufficiale è l'olandese (dialetto neerlandese); in  Frisia è parlato  il frisone. È riconosciuta  la più ampia
libertà  di religione.  Secondo  i dati  del 1988,  su un  totale di  ca. 15 milioni di ab., il 36% erano cattolici; il 27% erano protestanti (di cui 2,8 milioni della  Chiesa riformata  d'Olanda, cui deve  appartenere la famiglia reale);  il 32% non  aderivano ad  alcuna religione; gli  altri professavano altri  credi, tra  cui abbastanza  rilevante la  percentuale di  israeliti e musulmani.Geomorfologia.  Se  si  eccettua  l'estrema appendice  merid.  del Limburgo,  dove si  elevano  le ultime  propaggini collinari  delle Ardenne, strutturalmente  il  territorio  dei  Paesi Bassi,  di  recente  formazione, costituisce un lembo dei  bassopiani che si stendono ai margini dei massicci antichi dell'Europa  centrale. In  particolare la pianura  interna dei Paesi
Bassi rappresenta  essenzialmente il colmamento di  un mare costiero a opera di depositi  alluvionali, soprattutto del Reno.  Il territorio è situato per ca. 2/5 al di  sotto del livello del mare ed è protetto da dune e dighe: già all'epoca  romana Batavi e  Frisoni avevano  eretto terrapieni a  difesa del mare,  e  nei sec.  VIII  e  IX compare  un  organico sistema  di dighe.  Il
territorio  a  ogni modo  supera  ben  raramente i  100  m d'altitudine.  La struttura geologica  è piuttosto  semplice. Eccetto esigui  lembi di terreni mesozoici  (che  a  loro  volta poggiano  su  strati  del Carbonifero,  cioè paleozoici)  presenti  nell'estremo  merid. dei  Paesi  Bassi,  i suoli  più antichi, di  formazione sia marina sia  continentale, datano dal Cenozoico e
costituiscono per così dire il basamento del Paese. Essi però affiorano solo in  limitate  aree  merid.  e orient.,  in  quanto  vi  si sovrapposero  nel Neozoico, in  un intricato  sistema deltizio, rilevanti  apporti alluvionali della Mosa, della Schelda  e del Reno; all'inizio del Neozoico (Pleistocene) i  ghiacciai scandinavi  ricoprirono  la regione,  costringendo con  le loro
ampie deiezioni moreniche i  corsi d'acqua a piegare verso W e sovrapponendo le morene di fondo agli strati argillosi, nelle cui depressioni si formarono successivamente le  torbiere. Alla  fine della glaciazione, in  seguito a un lento  innalzamento  del  livello  del mare  (trasgressione  flandriana)  la regione venne  nuovamente invasa  dalle acque, da cui  emergevano soltanto i
terrazzi fluviali più alti,  le colline moreniche, e verso W le dune formate dalle correnti marine e dal vento. Una leggera regressione, verificatasi tra il  II millennio  a. C. e  l'epoca storica,  favorì la formazione  di lunghi cordoni dunosi e quindi  di una seconda serie di torbiere sul territorio dei Paesi  Bassi che  si  estendeva sino  alla  linea segnata  oggi dalle  isole Frisone; tuttavia  nei sec.  XII-XIV violentissime mareggiate  spezzarono il cordone di  dune e  il mare invase  nuovamente il Paese  formando ampi golfi lungo la  costa sud-occid. e, più a N, in  luogo dell'area paludosa del lago Flevo,  la vasta insenatura  dello Zuidersee.  Proprio da questi  golfi ebbe inizio  la  riconquista del  terreno  al  mare da  parte dell'uomo,  impresa immensa che non è ancora stata terminata. L'attuale morfologia del Paese, in gran parte determinata dall'opera di trasformazione umana (il territorio può essere definito  il più "artificiale" del  mondo), è nel complesso unitaria; esistono tuttavia difformità tra la parte più interna del Paese, occupata da terrazzi fluvio-glaciali  formati dagli  antichi conoidi di  deiezione della Mosa,  della  Schelda e  del  Reno, in  cui  oggi le  paludi naturali  hanno lasciato il  posto alle coltivazioni, e che  comprende le colline del Veluwe
(107 m  nel Torenberg), e la  sezione occid., marittima, dei  Paesi Bassi in buona parte sotto il  livello del mare, dove si estende un paesaggio anfibio costituito  dalla Zelanda,  dai  bracci della  Mosa  e del  Reno, da  paludi (Biesbosch) e  da polders (Olanda e Frisia) : è  questa la zona protetta dal baluardo  delle dune,  che  fu squarciato  nel Medioevo  e in  epoca moderna (disastrose  rotture di  dighe  si ebbero  nel 1963)  come mostrano  i resti ancora  visibili nella  Zelanda e  nelle isole  Frisone; senza le  dighe che canalizzano  i letti dei  fiumi o si  oppongono al  mare, quasi un  terzo di
questo territorio sarebbe nuovamente  sommerso. Una regione a parte è infine il  Limburgo  olandese, estremo  lembo  dell'altopiano  cretacico del  medio Belgio, dove si estendono  terrazzi ciottolosi e ampie vallate argillose che testimoniano le  fasi di  erosione e di  deposito legate alla  glaciazione e alle variazioni del livello  del mare e che piegano verso NW, per scomparire sotto il delta attuale della Mosa e del Reno.
 
Clima
Dal  punto di  vista  climatico i  Paesi Bassi  rientrano  nell'area europea soggetta agli  influssi atlantici occid.; tuttavia  gli influssi oceanici si allentano  verso l'interno,  dove  il Paese  risulta interessato  alle masse d'aria continentali particolarmente avvertibili sulle temperature invernali, che si abbassano sotto  lo zero. Il territorio si trova in tutte le stagioni sulla traiettoria delle depressioni del fronte polare; ciò spiega la varietà e  la  frequenza delle  nuvolosità  e delle  precipitazioni durante  l'anno.
Queste  cadono sotto  forma di piogge  minute in  tutti i mesi  (sulle coste prevalentemente  in autunno), ma  non sono  abbondanti, data la  mancanza di rilievi.
La direzione  da prendere  è quella per  Witmarssum per  poi attraversare la Grande  diga nella  zona di  IJsselmeer. IJsselmeer: ampia  insenatura della costa olandese  che un tempo  costituiva il golfo dello  Zuidersee, sul Mare del Nord,  oggi chiusa da una diga a formare un  vasto lago d'acqua dolce di ca.  1200 km  2. In  origine esisteva  al suo  posto il  Lago Flevo,  che un cordone sabbioso  separava dal mare; ma quest'ultimo, tra  i sec. XII e XIV, invase la  regione, trasformando  le aree più elevate  della fascia costiera nelle  is. Frisone  Occidentali e il  lago in  un vasto golfo,  lo Zuidersee (Mare del  Sud), in  cui sfociavano l'IJssel  e altri corsi  d'acqua minori. Questo mare interno rappresentava una costante minaccia per i fertili polder
circostanti, che spesso ne  erano allagati, per cui si decise il progressivo prosciugamento del bacino lasciandone libera la parte centrale (l'IJsselmeer appunto),  per utilizzarne  le  acque a  scopi irrigui.  Il  relativo piano, approvato nel 1918, trovò  una prima attuazione tra il 1927 e il 1932 con la costruzione dell'Afsluitdijk, la  colossale diga tra l'Olanda Settentrionale e  la  Frisia,  lunga  29,8 km,  che  separa  il Waddenzee  dall'IJsselmeer, sostenendo una strada  di grande comunicazione. Contemporaneamente (1927-30) era  stato prosciugato  il  polder di  Wieringer (20.000  ha), cui  seguì il prosciugamento (1937-42)  del polder di Nord-Est  (Noord-Oost Polder: 48.000 ha), del  Flevoland Orientale (Oosetelijk-Flevoland: 54.000  ha) nel periodo 1950-57, e del Flevoland Meridionale (Zuidelijk-Flevoland: 44.000 ha) tra il 1959  e il  1968: tra  questi ultimi  due e  il Markerwaard (60.000  ha), in avanzata fase di prosciugamento,  corre un canale, largo 400 m, che consente la navigazione  tra Amsterdam  e l'IJsselmeer. A lavori  ultimati è prevista così l'utilizzazione  di 226.000  ha di terreno,  in gran parte  già messi a
coltura.
La nostra visita ha inizio a Harnem  (NL), per  visitare  l’Openmuseum all’interno  del quale  si possono ammirare  le  abitazioni  di   un  tempo.  Il  prezzo  del  biglietto  è  da considerarsi  troppo alto  per quello che  si vede  ma una volta  li bisogna
effettuare la visita.***
Harlingen (NL),  prima della  grande diga ci  fermiamo a dormire  nel locale campeggio. Il  paese è  famoso per il  porticciolo che porta  alle Isole. **
Amsterdam  (NL),. Città  (683.000 ab.;  1.016.000 ab.  l'agglomerato urbano) capit. dei Paesi Bassi, di cui è il centro più popolato e industrializzato e il secondo porto dopo Rotterdam. Amsterdam è situata nella prov. dell'Olanda Settentrionale,  50 km  a NE  dell'Aia, allo  sbocco del f.  Amstel nell'IJ,un'articolata  insenatura  dell'IJsselmeer,  estesa  soprattutto sulla  riva merid.  dell'IJ (alcuni  sobborghi,  per lo  più industriali,  si  sono però venuti  formando  anche  a  N).  La  città  deve  alle palafitte  su  cui  è
interamente edificata,  alla novantina di isole che  la compongono e ai suoi molti canali superati da  ca. 500 ponti l'appellativo di "Venezia del Nord": ma la  sua intima essenza non è quella di  città-museo (benché sia anche una frequentata meta turistica) bensì di attivissimo centro di vita finanziaria, commerciale e  industriale. Lungo le numerose  vie d'acqua (in parte coperte
nel  secolo scorso)  si allineano  armoniosamente case d'abitazione,  la cui architettura,  mai aulica,  ma di  civile e  umana proporzione  e struttura, venne  ripresa   anche  per  gli  edifici   civili  del  secolo  successivo. L'architettura barocca  e neoclassica  di Amsterdam fu modello  per tutte le altre città dell'Olanda. Centro  di Amsterdam è la piazza del Dam, cui fanno
capo due  vie sempre  animatissime, la Karvestraat e  il Damrak, interamente occupate da eleganti negozi, alberghi, ristoranti, sui cui lati si innalzano due  dei  più insigni  monumenti  della città:  il classicheggiante  Palazzo Reale, già Municipio, di Jacob van Campen (1648-55), e la tardogotica Chiesa Nuova (Nieuwe Kerk, sec.  XV). Questa chiesa è una delle poche testimonianze
dell'Amsterdam medievale;  tra le  altre sono la Chiesa  Vecchia (Oude Kerk, fine  sec.   XIII,  ampliata  nel  sec.   XVI),  la  Torre  delle  Piangenti (Schreierstoren, 1482),  un tempo  luogo d'imbarco dei marinai,  e una delle antiche porte  della città, detta di Sant'Antonio.  Assai più ricche sono le testimonianze  di architettura  religiosa  barocca, tra  cui notevoli  sono,
tutte di H. C.  Keyser, la chiesa dell'Ovest (Westerkerk, 1620-1632), in cui è sepolto Rembrandt, la  chiesa del Nord (Noorderkerk, ca. 1620), quella del Sud  (Zuiderkerk,  1606-14)  e  quella  dell'Est  (Oosterkerk),  oltre  alla sinagoga  dei Portoghesi  (1676),  di E.  Bouman. L'architettura  civile del Seicento offre significativi esempi dello stile barocco classicheggiante nel già citato Palazzo Reale,  decorato all'interno con arredamenti e pitture di J. Lievens, J. Jordaens,  F. Bol e altri, e soprattutto nella Trippenhuis di J. Vingboons  (1662), riccamente decorata a  lesene, ora sede dell'Accademia
Reale  delle Scienze.  Alla  fine dell'Ottocento,  nell'ambito dei  revivals architettonici  internazionali,  P. J.  H.  Cuypers  costruì il  Rijksmuseum (1877-85) rifacendosi alla tradizione popolare olandese della costruzione in mattoni, mentre  l'opera di  H. P. Berlage (palazzo  della Borsa, 1898-1903; uffici  sul  Damrak, 1893)  è  fondamentale  nella storia  dell'architettura moderna  perché  oltre  al  mattone  utilizzò  il  ferro  nell'alzare  volte pseudo-gotiche.
 
Musei.
La  città  è  un  grande centro  culturale,  sede  di  università dal  1632, dell'Accademia  Reale  delle Scienze  e  soprattutto di  vari musei  (Allard Pierson per le antichità  egizie, greche e romane e per reperti preistorici, quello di  Rembrandt allogato nella casa  in cui visse dal  1639 al 1658, il Museo dei tropici, quello storico-marittimo, ecc.) di cui tre di eccezionale importanza: il Rijksmuseum, il  Rijksmuseum Vincent Van Gogh, e lo Stedelijk Museum.  Il Rijksmuseum o  Museo Nazionale,  fondato da Luigi  Bonaparte nel 1808 e ospitato poinel  grande edificio progettato e costruito nella seconda metà dell'Ottocento, è la più importante raccolta di arte olandese esistente al mondo.  Da visitare ancora il tradizionale mercato  dei fiori. La sosta è
certamente consigliata in camping.  Nel nostro caso abbiamo scelto quello di Landsmer ,  a  nord di  Amsterdam  e  a due  passi  dalla  fermata del  Bus. Attenzione è molto più conveniente acquistare i biglietti alla posta o nelle rivendite autorizzate.

Marken (NL),  A nord di Amsterdam. delizioso  paesino di pescatori adibito a museo  all’aperto. Si paga  all’arrivo al  parcheggio nel quale  è possibile pernottare  (sosta autorizzata,  senza ulteriore  pagamento, fino  alle nove dell’indomani). ****

Edam  (NL),  uno dei  centri  più  famosi per  la  produzione del  formaggio olandese.  Nei mesi estivi  si svolge  la rappresentazione della  "Corsa dei formaggi"  nei  giorni  di  sabato  e  mercoledì mattina  (ore  10,00).  Una passeggiata   fra   deliziose   abitazioni   completano  la   visita.   ****

Volendam (NL), a pochissimi  km. da Edam. Centro turistico famosissimo anche per il suo porticciolo di pescatori. ****

                             I Mulini a Vento.

La  maggior parte  dei mulini ancora  esistenti risale  al 700 o  all’800.I mulini fanno oggi parte del patrimonio storico nazionale e vengono, da parte del governo  in collaborazione con i privati,  il più possibile restaurati e tenuti  in buone condizioni.  Il più  famoso gruppo di  Mulini ottocenteschi rimasto intatto fino ai nostri giorni si trova a Kinderdijk (NL),. I 19  mulini del gruppo funzionano a luglio e agosto, ogni sabato  pomeriggio, uno  solo è  in funzione  e aperto  al pubblico  tutti i giorni da aprile a settembre.

Realizzati a cura di:
Ivan Perriera per la parte informatica
Silvana   Nazzaro  e   Ivan   Perriera  per   la  ricerca   e   la  stesura.
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