ROMANIA


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Bucarest Romeno Leu Passaporto+Visto C.Circolazione+C.Verde

 

I grandi viaggi
dell’Isernia Camper Club
 Transilvania, Mar Nero, Bulgaria


Partenza 23/07
Ritorno 15/08
Gli equipaggi partecipanti:
Andrea e Marilina Cimmino, Nino e Rosina Paolini, Ivan, Silvana e Pepi Perriera, Peppino ed Ines Verrecchia, Sandro e Paola Michelacci

nel prendere parte al viaggio, si impegnano a:
1) rispettare gli art. del Codice della Strada e le eventuali ordinanze comunali;
2) servirsi delle strutture esistenti per lo scarico delle acque chiare o reflue o, in loro assenza, di scaricare nei posti e nei luoghi dove più consono (fa fede la civiltà di ognuno di noi);
3) parcheggiare all’interno degli spazi riservati alle autocaravan o nel rispetto dell’art. 185 del C.d.S. e lasciare il luogo di sosta o parcheggio nelle stesse condizioni in cui è stato trovato;
4) non stendere panni ad asciugare, non aprire tende o verande,  non tirare fuori tavoli e sedie per il pranzo nelle aree di parcheggio o nelle piazze;
5) Al di fuori dei campeggi o aree adeguatamente attrezzate, non poggiare sul suolo con piedini di stazionamento o cavalletti vari,  non ostruire, con l’ingombro del proprio mezzo, strade, garage o marciapiedi,  non lasciare rifiuti fuori dagli appositi contenitori, non turbare la quiete pubblica.

Romania
Informazioni
La Geografia
La Romania si trova nell'Europa Sud-Orientale, tra le latitudini 43.37'.07" e 48.15'.06" dell'emisfero Nord e le longitudini 20.15'44" e 29.41'24" Est, con una estensione di circa 480 km da Nord a Sud e di 640 km da Est a Ovest. Il Paese ha una superficie di 237.500 kmq ed una popolazione di 22,4 milioni di abitanti di cui 89,7 % Romeni, 6,9 % Ungheresi e 1,8 % Rrom, con piccole minoranze di Tedeschi, Ucraini, Serbi, Slovacchi, Turchi, Russi, Bulgari, Croati, Tartari, Ceki, Ebrei, Armeni, Polacchi, Albanesi.
La Storia
Il territorio della Romania era abitato già nel Paleolitico. La Romania attuale fu abitata prima dei Daci, fieri guerrieri che vennero sottomessi dai Romani, ai tempi di Traiano, all'inizio del II secolo, con due durissime campagne.
L'occupazione romana fu relativamente breve (165 anni) eppure lasciò in eredità permanente la lingua latina che sopravvisse a tutte le invasioni successive da parte di popolazioni nomadi.
Un'identità nazionale romena si sviluppò progressivamente con la formazione, nei sec. XIII e XIV, degli Stati Feudali di Moldavia e Vallachia. Seguirono secoli di lotte contro i Turchi, mentre la Transilvania veniva occupata in successione dagli Imperi Ottomano ed Austro Ungarico.
Infine la Moldavia e la Vallachia si unirono nel 1859, ottennero l'indipendenza nel 1877 e completarono l'unione con la Transilvania nel 1918 .
Il regime comunista instaurato alla fine della 2° Guerra Mondiale durò 45 anni e venne rovesciato con la Rivoluzione del Dicembre 1989.
Il Clima
E' temperato - continentale, caratteristico della Mittel-Europa (estati calde, inverni freddi, stagioni ben definite, abbondanti nevicate specie sui rilievi). Le zone più calde sono al Sud.
Abitanti dei capoluoghi
Bucarest:2.300.000; Brasov: 312.481; Timisoara: 328.148; Iasi: 347.606; Cluj-Napoca: 318.000; Constanta: 340.497; Sibiu: 168.652; Targu-Mures: 164.132; Suceava:118.183.
La Lingua
La lingua ufficiale è il Romeno, di origine latina; si parlano correntemente Inglese, Francese e Tedesco. L'italiano si capisce facilmente.
La Religione
La maggioranza dei Romeni è Cristiano ortodossa (87%). I Cattolici di rito Orientale e Romano sono ben rappresentati (5%). Vi sono Luterani/Chiesa Riformata (3%), Uniati (1%) e poi Comunità di Neo-Protestanti , Armeni, Musulmani ed Israeliti.
La Costituzione romena sancisce la libertà di culto.
Come arrivare in Camper
1. Bucovina - Santuario di Moldovita  - Santuario di Sucevita - Una sosta a Marginea, patria della ceramica nera Voronet e Humorului. (Il “gioiello della Bucovina”, la “Sistina dell’Oriente”). La caratteristica architettonica e gli affreschi della chiesa del monastero Humorului, per certi versi considerato un po’ “secondario”, sono invece l’evoluzione sia dal punto di vista progettuale che pittorico nell’ambito di questi monasteri. Il segno e i colori sono di livello superiore, sia per vivezza che per precisione, pur non essendo forse così appariscenti come in altre chiese, a cominciare da Voronet -  Santuario Dragomirna - Santuario Neamt - Passo di Bicaz (1.260 slm) - Ben diverse invece le Gole di Bicaz, un vero spettacolo della natura nel quale l’uomo ha voluto intromettersi a tutti i costi, forse per necessità di nuove vie di comunicazione. Una galleria in sterrato scavata a crudo nella roccia che (purtroppo o per fortuna, non so dire in questo caso) sarà sostituita da un’altra moderna già pronta, seguita da una serie di tornanti strettissimi in discesa, introduce ai 2 km più spettacolari tra i 10 della lunghezza totale delle Gole. La strada si insinua tra pareti a strapiombo alte tre o quattrocento metri, strettissime, tanto che in alcuni punti si ha la sensazione, per le curve strette, di non riuscire a passare e di perdere il contatto con il mezzo che ci precede. Naturalmente, ogni slargo lungo la strada ospita un piccolo mercato ma non ci sono dubbi: ne valeva la pena. Lacu Rosù è soltanto un piccolo lago formatosi per la caduta di una frana dalla montagna circostante; l’unico interesse possono esse re i tronchi pietrificati che affiorano dalla superficie. Anche qui, come praticamente ovunque, il mercatino. Gheorgheni - Sighsoara è simpatica; la torre dell’orologio e il suo piccolo museo interessanti, la scala di legno, la casa di Dracula trasformata in ristorante - Brasov (camping Driade), la città più importante della Transilvania e la seconda della Romania per numero di abitanti. Anche qui grandi palazzi anonimi, ma il centro storico, isola pedonale, è veramente bello. Molto vivibile, ti invita con la sua torre dell’orologio, la sua piazza dai grandi spazi, la fontana, le panchine, la gente simpatica, a restare, a non aver fretta, a guardarti intorno. Qui la grande città si trasforma nel piccolo paese, dove è ancora bello stare, dove tutti si conoscono, si salutano, ti salutano perché anche tu sei lì. E poi la Chiesa Nera, con i suoi cento e passa tappeti turchi antichi. Brasov è il centro della produzione dei prodotti Gerovital - Bran. Tutti certamente lo sanno; è scritto su ogni guida, depliant, articolo. Dracula non è mai stato qui, ma per tutti il castello di Bran è il castello di Dracula. A vederlo da lontano certo fa un bell’effetto, svettante tra il verde dei boschi e forte di quel leggero timore reverenziale per il suo finto ospite o proprietario. Non c’è dubbio che l’idea di definirlo così ha avuto un ottimo successo, visto il mercato che sta ai suoi piedi e che gronda di prodotti “Dracul”. L’interno del castello è “normale”. Le zone visitabili sono poche e gli unici scricchiolii che si avvertono, pochi per la verità e del tutto normali, sono quelli di qualche punto del pavimento in legno. Di dentoni e di sangue neanche l’ombra. Molto interessante  il museo etnografico all’aperto, che è composto da costruzioni ed abitazioni tipiche della zona (18° secolo), con gli arredi e gli attrezzi originali comprendenti anche macchine per la lavorazione d ella lana e di altri tessuti. Grande natura, mandrie al pascolo, splendidi panorami, asfalto non buono, ed una montagna di oltre mille metri, ci riporta sulla E 60 verso Sinaia. - Entrati in città si scopre con grande sorpresa lo stato disastroso di buona parte delle strade; pavè sconnesso con buche grandi e spesso profonde, tombini aperti e non segnalati costringono il guidatore a slalom spesso impossibili per evitare guai ai mezzi. - Sinaia. Un tassista ci indica il parcheggio del ristorante Select, vicino l’hotel Plaza. E’ buono; la proprietaria del ristorante è una ragazza molto simpatica e cordiale che parla inglese. Chiedeva 50.000 “lei” a camper per la notte e ci darà l’acqua. Ceniamo da lei in maniera eccellente con meno di 5 € a persona. E’ possibile raggiungere a piedi, dal parcheggio, la meta, è una passeggiata molto gradevole di meno di mezz’ora. Superiato il Monastero di Sinaia e ci si addentra in un folto bosco attraversato da un fiume. I grandi alberi si diradano sulla destra, lasciano spazio ad un grande prato che con il suo verde brillante fa da terrazza naturale a quello che ognuno di noi, da bambino e anche da grande, ha sempre immagina  to in sogno e nelle favole. Il castello di Peles è il castello incantato. Imponente e leggiadro, cupo e solare, elegantissimo e “casual”, assolutamente spettacolare, totalmente inaspettato. Il bellissimo giardino all’italiana del Romanelli diventa la platea di lusso per osservare da tutte le angolazioni possibili questo concentrato di bellezza e di stravaganza che in ogni suo angolo scopre nuovi motivi per attrarre lo sguardo senza possibilità di difesa. Ne sei totalmente attratto e staresti a guardarlo per ore, per giorni. Vorresti essere un enorme gigante per poterlo tenere in una mano e osservarlo nei suoi più piccoli dettagli. E’ stupendo. Fatto costruire da re Carol I alla fine del 1800, dimostra, soprattutto al suo interno, l’altissimo livello culturale del suo proprietario e della sua consorte. La requisizione delle videocamere e macchine fotografiche e l’obbligo di soprascarpe di panno non fanno ancora capire cosa riserva l’interno. Si Entra. La sua descrizione a parole non è possibile. Si viene avvolti da ambienti, enormi, grandi, piccoli, completamente o quasi rivestiti di legno intagliato e scolpito, dove la luce esterna entra attraverso finestre, lucernai, soffitti a vetro che sono veri e propri quadri. Le 160 stanze che lo compongono permettono, con il loro arredo, un viaggio immaginario attraverso tutti i paesi d’Europa  fino alla Turchia in quanto progettate sui vari stili e utilizzando i materiali più pregiati, dai legni agli arazzi, dal marmo di Carrara ai lampadari di Murano, dai mosaici alle armi ed armature di grandissimo valore, dai cuoi alle vetrate inglesi, dagli specchi veneziani ai tappeti turchi e alle sete preziose. Il tutto condito con capolavori di grandi pittori e scultori. Ma la realtà in questo caso supera l’immaginazione. Vorresti avere tutto il tempo che vuoi, ma la visita, per gruppi, dura poco più di un’ora. Tornati fuori non si riesce a staccarsi da questo spettacolo. Bucarest - Costanza e la costa del Mar Nero.
2. La variante ex-jugoslava parte da Trieste – Ljubliana  poi si continua sull’autostrada che porta a Maribor, ma, a metà percorso, all’altezza della località Banska Bistrica si prende la strada che porta in Croazia via Ormoz- Cakovat e si arriva a Letenye, punto di frontiera croato/ungherese sito al sud del lago Balaton per continuare, sempre sulle statali ungheresi in direzione Szeged- ARAD . Una volta arrivati in una delle due grandi città romene vicinissime alla frontiera ungherese , la strada più rapida per arrivare a Bucarest è: Arad-Deva –Sebes - Sibiu – Sighisoara - Brasov – Bucarest – Costanza e la costa del Mar Nero fino ad arrivare in Bulgaria nella città di Varna. Da qui percorreremo tutta la strada dei tanti Monasteri che ci porterà a Sofia. Dalla Bulgaria attraverseremo la Grecia, facendo una puntatina alle “Meteore”, per imbarcarci a Jgoumenitsa e raggiungere Brindisi. Tutte le indicazioni stradali seguono le regole internazionali. Si guida a destra è si sorpassa a sinistra.
I guidatori devono possedere la patente nazionale e documenti dell'auto intestati al proprietario conducente o presente nella macchina, oppure delegato con procura autentificata e la carta verde.
Visti turistici
I cittadini dell'Unione Europea possono entrare in Romania con la sola carta d'Identità valida per l'espatrio per soggiorni che non superano un mese.
Dogana
La Romania applica gli accordi internazionali della Convenzione per le Facilitazioni Doganali per il Traffico Turistico. Beni molto preziosi (gioielli o valuta straniera oltre USA $ 10.000 a testa) devono essere dichiarati all'entrata. Il relativo certificato doganale deve essere conservato con cura per essere esibito alla partenza.
Valute e Cambio
La valuta rumena è il LEU (plurale LEI). Le monete metalliche sono da 500, 1.000, 5.000 lei. Le banconote da 2.000, 5.000, 10.000, 50.000, 100.000 e 500.000 lei. Gli €uro possono essere cambiati solamente presso le banche e cambia-valute ufficiali. I tassi variano da un banco all'altro, e conviene verificare in giro. Conservare i documenti di cambio, che potrebbero essere richiesti quando si paga in lei.
Evitare di cambiare al mercato nero che è illegale ed espone al rischio di sanzioni.
Cultura e folklore
Cento anni fa il mondo considerava questa terra, straordinariamente bella, come un romantico paese delle favole, un luogo per nobili imprese, castelli, villaggi con pittoresche casette di legno e montanari che allevavano greggi. Intanto, il romanzo "Dracula" si ispirava alla Storia vera del XV sec. per creare un personaggio così diabolico da far drizzare i capelli.
Il Medio Evo è stato crudele ed eroico, ma rappresenta anche l'Era d'Oro della Moldavia sotto il regno di Stefano il Grande. I secoli che seguono sono caratterizzati da invasioni e lotte tra fazioni, con intervalli più felici di regni e mecenati raffinati. Ma tutto questo non ha scalfito la calda, ancestrale eredità latina della Romania. Perfino il clima del Sud-Ovest del paese è mediterraneo.
Con l'inizio del XX sec., una nuova era inizia a sbocciare da questo passato turbolento. Bucarest acquisisce lo stile Belle Epoque e la vivacità culturale che ne farà "La Piccola Parigi". George Enescu, nato nel 1881, trasfonde in sinfonia le tradizioni popolari con la sua celebre "Rapsodia Romena". Constantin Bràncusi, nato in Oltenia nel 1876 rivoluzionerà la scultura. Inizia una nuova Età dell'Oro. Che viene brutalmente interrotta dalla Seconda Guerra Mondiale; e poi dalla dominazione Russa e dal comunismo. Nonostante le arti vengano incoraggiate, numerosi intellettuali romeni scelgono l'esilio.
La dittatura comunista imponeva rigidi controlli sulle relazioni con gli stranieri specialmente con i turisti. Ora che la Romania è tornata in seno all'Europa, accoglie i turisti offrendo loro un ricco e vario patrimonio di cultura tradizionale con tocchi di influenza bizantina e dove le tradizioni pastorali rimangono vive e rispettate.Nessuno ha scritto fino ad oggi, una guida sui Castelli e dei Palazzi della Romania. L'idea potrebbe essere salutata con entusiasmo ed avrebbe come scopo di far conoscere perlomeno alcune tipologie architettoniche della Romania. La grandezza non sarà certo simile alla monumentalità dei Castelli dell'Occidente, ma è pienamente compensata dalla raffinatezza dei particolari, dalle proporzioni consone alla vita quotidiana, dalla varietà degli stili architettonici. Nessuno ha scritto fino ad oggi, una guida sui Castelli e dei Palazzi della Romania. L'idea potrebbe essere salutata con entusiasmo ed avrebbe come scopo di far conoscere perlomeno alcune tipologie architettoniche della Romania. La grandezza non sarà certo simile alla monumentalità dei Castelli dell'Occidente, ma è pienamente compensata dalla raffinatezza dei particolari, dalle proporzioni consone alla vita quotidiana, dalla varietà degli stili architettonici.
Accanto alle rovine delle cittadelle romane, che risalgono ai primi anni della nostra era sì possono ammirare i "Culla" feudali dell'OItenia settentrionale, le città medioevali della Transilvania (Sibiu, Sighisoara, Medias, Targu Mures ) con le loro stradine strette e tortuose, vere e proprie esempi di architettura che attestano la presenza dai teutoni e l'influenza dello stile sassone. I castelli feudali sono ben rappresentati, soprattutto con il Bran, leggendaria residenza del Principe Dracula, il castello dei CORVINI a Hunedoara dove ha vissuto e regnato il conte Iancu, padre del più famoso re d'Ungheria Mattias Corvino.
Più vicino ai tempi nostri, si può notare la coesistenza della cultura nelle costruzioni in stile rinascimentale, neo-gotico , barocco e neoclassico accanto allo stile tradizionale Brancovan nella Capitale Bucarest o nelle grandi città come Cluj-Napoca, Brasov, Iasi, Suceava, Sinaia o Oradea. Accanto alle rovine delle cittadelle romane, che risalgono ai primi anni della nostra era sì possono ammirare i "Culla" feudali dell'OItenia settentrionale, le città medioevali della Transilvania (Sibiu, Sighisoara, Medias, Targu Mures ) con le loro stradine strette e tortuose, vere e proprie esempi di architettura che attestano la presenza dai teutoni e l'influenza dello stile sassone. I castelli feudali sono ben rappresentati, soprattutto con il Bran, leggendaria residenza del Principe Dracula, il castello dei CORVINI a Hunedoara dove ha vissuto e regnato il conte Iancu, padre del più famoso re d'Ungheria Mattias Corvino.
Più vicino ai tempi nostri, si può notare la coesistenza della cultura nelle costruzioni in stile rinascimentale, neo-gotico , barocco e neoclassico accanto allo stile tradizionale Brancovan nella Capitale Bucarest o nelle grandi città come Cluj-Napoca, Brasov, Iasi, Suceava, Sinaia o Oradea.
Litorale
Situato all'estremità Sud-Est della Romania, il Litorale romeno del Mar Nero si estende per ben 244 km. dai quali il settore meridionale dispone di ampie zone di costa e spiagge aperte appositamente attrezzate per il turismo. Tale zona dispone di un potenziale turistico complesso rappresentato da: spiagge, acqua marina nonché da famose risorse balneari. Aggiungendo a tutti questi elementi lo scenario naturale tonificante come i punti d'interesse culturali esistenti nella zona, avremo tutta la motivazione turistica di soggiorni per riposo, cure balneari complesse (profilattica, terapeutica, di ricupero), sport, svaghi e trattenimenti, escursioni ecc. In questa zona del litorale la spiaggia scende dolcemente nel mare, il che agevola i bagni, nonché la talassoterapia, elementi, questi, che rappresentano altrettanti procedimenti terapeutici di notevole valore. La sabbia delle spiagge  quarzosa, calcarea, organica  si distingue per la sua elevata purezza; ha una granulosità che va dalla fine alla media;  tale sabbia si presenta, per lo più, asciutta.Grazie alla sua composizione, l'acqua del mare (clorurata, solfatata, sodico, magnesiata) avente un indice di salinità assai ridotto (17-18 g/l) è quanto mai favorevole all'organismo per l' aspetto terapeutico. Inoltre, il Mar Nero non presenta il fenomeno di maree, né vi si registrano esseri viventi che possano minacciare l'uomo. L'azione delle onde sul corpo nonché quella dell' aerosol, rappresentano una speciale forma di cura: la talassoterapia  molto indicata nel trattamento delle affezioni del sistema circolatorio, dell'apparato locomotore, delle malattie di ricambio, ecc. Il bioclima marittimo del Mar Nero e già mite rispetto a quello baltico e meno torrido rispetto a quell'adriatico e mediterraneo. La temperatura media annuale e di 11,2 ° mentre quella del mese di luglio e di 21,8°. D'estate, la durata di assolamento e di ben 10-11 ore al giorno, con ben 25 giorni assolati al mese. Nella stagione estiva si registrano annualmente oltre 2.500 ore di irradiamnto solare. La cura eliomarina viene praticata da maggio a settembre costituendo un'efficiente climatoterapia avente effetti sul sistema neuro vegetativo ed endocrino. Sul Litorale del Mar Nero vi sono acque minerali mesotermali (24-28°.), bicarbonate, sodiche, calciche, sulfuree, iodiche, bromurate e clorurosodiche  indicate nel trattamento delle affezioni reumatiche, ginecologiche, del sistema nervoso periferico ed alcune di queste nelle cure interne come: coliti, discinesie biliari, ecc.). A tutti questi procedimenti terapeutici vengono aggiunti quelli delle acque salate del lago di Techirghiol (55-60 g/l.) nonché i fanghi terapeutici.
Essendo il litorale romeno la principale zona turistica del Paese, tale zona presenta a tutti gli interessati un ricco patrimonio culturale e storico. In questa zona si svolgono, annualmente, vari festivals di musica,  spettacoli; nei dintorni si possono visitare interessanti vestigia archeologiche, antiche città (Histria, Adamclisi), monumenti d'architettura, musei, ecc.
La zona che si estende nella parte meridionale del litorale comprende tutta una rete di parchi e boschi, nonché innumerevoli centri di svaghi e trattenimenti.Tutta la zona costiera facente parte del perimetro delle stazioni litoranee di villeggiatura viene sorvegliata dalle squadre della" Salvamar ".
Bulgaria

DOCUMENTI NECESSARI ALL'INGRESSO NEL PAESE

Passaporto

A seguito dell'abolizione dei visti per i cittadini bulgari nell'area Schengen per soggiorni inferiori a 90 giorni, anche la Bulgaria ha abolito il visto per cittadini dei Paese dell'Unione Europea limitatamente ai soggiorni inferiori a 90 giorni.

Dal 1° gennaio 2002 tutti gli stranieri che entrano in Bulgaria per un breve soggiorno devono essere muniti di assicurazione medica valida anche in questo Paese.
CONTROLLI DELLA POLIZIA
In caso di controlli effettuati dalla polizia agli automobilisti, gli occupanti dell'auto devono restare all'interno (incluso l'autista) e scendere solo se richiesto dai poliziotti; l'atto di scendere dalla vettura viene interpretato come un atto aggressivo e la polizia è tenuta a reagire di conseguenza.
MULTE AD ALTRE SANZIONI
Multe sul posto
Una multa può essere percepita sul posto per una infrazione ai regolamenti. Una ricevuta viene rilasciata al contravventore.
Violazione alle regole della circolazione
- Non portare la cintura di sicurezza, 200 leva;
- divieto di sosta, da 200 a 2000 leva;
- eccesso di velocità, da 200 a 2000 leva, a seconda della velocità;
- guida sotto l'influenza dell'alcool, da 200 a 2000 leva.
In caso di incidente con ferite gravi o decesso: arresto e ritiro della patente.
EQUIPAGGIAMENTO OBBLIGATORIO
Cinture di sicurezza, seggiolino per bambini: cinture di sicurezza obbligatorie per i sedili anteriori. I bambini minori di 12 anni non possono prendere posto nei sedili anteriori del veicolo.
Triangolo: qualsiasi veicolo che si guasti e che sia fermo sulla strada pubblica (escluso un ciclomotore o una motocicletta) deve essere segnalato con un triangolo di emergenza o con un altro - accessorio luminoso, collocato direttamente a lato o sul veicolo.
Pneumatici: la profondità minima del profilo degli pneumatici è di 1,6 mm.
Estintore e trousse di pronto soccorso sono obbligatori a bordo di tutti i veicoli.
CRIMINALITÀ
Mentre sarebbero ormai radicate presenze di criminalità organizzata con forti connessioni con l'estero, collegati soprattutto con il traffico di stupefacenti, la situazione relativa ai fenomeni legati alla microcriminalità (scippi, furti, furti di auto) appare in via di miglioramento, anche se continuano a registrarsi numerosi episodi nei confronti degli stranieri, soprattutto turisti. Resta, pertanto, consigliabile una buona cautela e prudenza soprattutto se si viaggia da soli e con mezzi propri. Al di fuori delle grandi città è ancora ristretto il numero di persone (anche tra i pubblici funzionari) che parlino lingue straniere veicolari. Resta sconsigliabile affrontare lunghi percorsi extraurbani nelle ore notturne, in particolare con veicoli vistosi, di lusso o con targhe estere.
Furto di documenti: in caso di furto del passaporto occorre presentare al più presto denuncia presso la locale autorità di Polizia. Attenzione: le autorità di Polizia non accettano denunce di smarrimento – ma solamente di furto - dei documenti. In entrambi i casi, occorre recarsi tempestivamente alla Cancelleria Consolare dell’Ambasciata d'Italia (Ul. Shipka, 2 - Sofia), che rilascerà il documento di viaggio (sostitutivo del passaporto) per consentire il rientro in Italia. Si fa presente che tale documento deve essere previamente vistato presso l’Ufficio Stranieri della Polizia (a Sofia, Ul Maria Louiza, n 48 - tel. 00359 (0)2 98273016 e 9823316), aperto dal lunedì al venerdì dalle 08.45 alle 17.15 (dalle 16.30 alcuni sportelli vengono chiusi), ma che non effettua turni d’apertura per il fine settimana.
Furto d’auto: la normativa in vigore prevede il divieto per i cittadini stranieri di lasciare la Bulgaria in caso di furto d’auto se non previo pagamento dell’imposta sul valore aggiunto, in base al valore di mercato del veicolo, ovvero, previa sottoscrizione presso il competente ufficio delle Dogane di una promessa di pagamento di tale importo. Il Governo Bulgaro sta attualmente studiando nuove regole che vengano incontro alle esigenze degli stranieri.
Dal litorale di Costanza proseguiamo fino ad arrivare in Bulgaria, nella città di Varna. Da qui si può percorrere tutta la strada dei tanti Monasteri  che porta a Sofia – Visitata la quale, l’ultimo monastero è quello di Rila (Rilski Manastir), con una deviazione di oltre 20 km dalla E 79. E’ una buona strada che si addentra nelle montagne tra boschi e torrenti. Il camping Zodiac, si trova a 1,5 km dopo il monastero. Una piccola radura nel bosco tra le montagne, molto carino, con uno spazio per i camper senza piazzole (ma ci siamo solo noi), i servizi accettabili, le piccole casette che sostituiscono i nostri bungalows e un ristorantino nel quale si cena molto bene, a 9 leva per persona. Personale molto cordiale. Prezzo: 10 leva a camper per notte. Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, il monastero di Rila è il più importante monastero della Bulgaria. Con alte mura trasformate all’interno in tre o quattro piani di abitazioni per i monaci e per gli abitanti che vi si rifugiavano in caso di pericolo, realizzato sul modello dei monasteri ortodossi del Monte Athos in Grecia, impressiona per la sua grandiosità e per la bellezza del paesaggio nel quale è immerso. La coreografia è spettacolare e nessun artista avrebbe potuto incastonare questo monumento in un’ambientazione più esatta. Ma nessun artista eguaglia e tanto meno supera la natura. Gli affreschi che coprono gran parte delle pareti esterne ed interne della sua chiesa, realizzati dai monaci per insegnare la religione ai fedeli in maggioranza analfabeti, catturano il tuo sguardo con i loro colori ancora incredibilmente vivi e con le loro immagini semplici ma affascinanti. Non smetteresti mai di guardarli, passando dall’uno all’altro senza che nulla possa distrarti. Il monastero di Rila vuole il suo tempo, e tu devi darglielo, senza fretta, per riempirti gli occhi e la mente di lui. Melnik , a 27 km dal confine, è considerata la più piccola città bulgara, con poco più di 300 abitanti; per le sue abitazioni tipicamente balcaniche e per la sua posizione nel massiccio del Pirin è stata dichiarata città-museo. Bellissima la sensazione che si ha, all’improvviso, addentrandosi nella strada che dalla E 79 porta in questo paese. La tranquillità, il rumore del fiume, gli animali liberi, la gente cordiale e rispettosa, gli enormi alberi, la voglia di continuare a guardarsi intorno in silenzio, per non disturbare, per rispettare una natura che ti sovrasta ma non ti schiaccia, con i suoi grandi spazi, con il suo grande respiro.